Maggio 2018 – C’è a chi piace viaggiare “slow”, lontano da autostrade trafficate, scegliendo percorsi alternativi, più vicini a luoghi di interesse storico e ai paesaggi, da ammirare senza fretta. La pensano così Stefan Leineweber, Stephan Heuser e Walter Janssen, tre amici tedeschi che di recente hanno compiuto un “lento” viaggio in Italia, partendo da Bonn, in sella a ciclomotori Piaggio Ciao. Meta: il Museo Piaggio di Pontedera, raggiunto a fine maggio, dove sono stati accolti dallo staff per una visita guidata. Attrezzati di tutto punto, hanno percorso oltre 2.000 chilometri tra andata e ritorno, viaggiando alla media di 35 km/h, superando anche difficoltà non da poco, come i passi alpini. Coraggiosi loro, infaticabile il Ciao.
CALESSINO MON AMOUR. Altro viaggio, altro compagno di avventure. Questa volta di tratta dello sciccoso Ape Calessino, scelto da due amici che hanno deciso di affrontare un tour alla scoperta dell’Italia. Loro sono Vittorio Padovan (59 anni) e Fermino Decarli (di 75 anni, festeggiati a Napoli durante il tour), pensionati grintosi con voglia di avventura. Sono partiti il 7 maggio dalla provincia di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia, dove vivono, per attraversare la penisola (con immancabile tappa in Toscana, a Pontedera, dove il veicolo a tre ruote Piaggio è nato 70 anni fa, per visitare il Museo Piaggio), giù fino al Gargano, e ritorno. In totale hanno percorso 6.300 km in 22 giorni, alla velocità media di 50 km/h.
Viaggiando senza fretta, per ammirare le bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche, gustando specialità gastronomiche di cui è ricca tutta l’Italia. Un viaggio fortunato e bellissimo: solo un paio di giorni di pioggia e tante scoperte lungo il percorso, suscitando ovunque simpatia grazie all’elegante Calessino bianco, che certo non passa inosservato.
Racconta Roberto Palmino, presidente di Autopalmino (di Codroipo, Udine), concessionario Piaggio Veicoli Commerciali: “Il nostro compito principale è stato effettuare un perfetto e accurato controllo prima della partenza del Calessino e un monitoraggio quasi giornaliero durante il viaggio; infatti, il cliente ci indicava via via i punti di arrivo; non avendo però mai avuto problemi tecnici, non è stato necessario contattare i nostri colleghi dealer presenti nelle tappe del tour per eventuali interventi; gli abbiamo solo fatto sostituire l’olio dopo 4.000 km. E’ stato per noi un onore supportare questa bella iniziativa, che ci ha riempito d’orgoglio”.
