Febbraio 2022 – Chris Donaldson ha intitolato, con buona dose di autoironia, l’articolo che ha inviato a Wide magazine “Avventura prima della demenza”. Altro che “demenza”, nel senso di senile: lui è un “giovanotto” di 63 anni - cui si addice di più il detto: “You dont’ stop riding when you get old, you get old when you stop riding” - protagonista oltre 40 anni fa di una straordinaria avventura in moto che è diventata un libro di successo: “Going the Wrong Way”.
Così la presentazione: “Cresciuto nella Belfast degli anni '70 durante i Troubles (termine inglese per definire il conflitto nordirlandese, ndr), Chris ha pianificato per anni di fuggire dall'Irlanda del Nord e di andare in moto in Australia. Ma la rivoluzione iraniana ha chiuso la strada verso est, così ha trascorso i due anni successivi viaggiando per il mondo su treni, aerei, moto e navi. Dopo essere stato colpito da bufere di neve nelle Alpi austriache, si è ritrovato intrappolato in Israele, poi in Siria e KIN Giordania, trattenuto dalla milizia locale con mitragliatrici e affrontando i doganieri”.
Dopo oltre 40 anni da quel viaggio pazzesco e rischioso, Chris ha deciso di riprovarci. Sempre in moto, con la stessa compagna di avventure di allora: la sua Moto Guzzi Le Mans. Questa la cronaca del suo recente viaggio, compiuto in due tappe tra settembre e novembre dell’anno scorso, dall’Inghilterra a Israele. Con un sogno ancora da raggiungere, da oltre 40 anni: l’Australia!
Fonte immagine: www.facebook.com/goingthewrongway.book
GOING THE WRONG WAY, 2. “Avventura prima della demenza” di Chris Donaldson.
Quando l'Ayatollah Khomeini conquistò l'Iran nel 1979, fece arrabbiare molti americani. Ha anche rovinato il mio viaggio via terra in Australia. Avevo appena lasciato Belfast con la mia Moto Guzzi Le Mans; quindi, ho finito per andare in Medio Oriente, Africa, Nord e Sud America. Ovunque tranne che in Australia!
Così quest'anno (2021, ndr), dopo la pubblicazione del mio libro, “Going the Wrong Way”, all'età di 63 anni, ho deciso di prendere la stessa moto di 44 anni fa e riprovare. Insieme al mio giovane compagno di 50 anni Liam sulla sua nuova Moto Guzzi V85 TT, abbiamo lasciato il Regno Unito a settembre dopo aver partecipato all'Overland Event di Oxford (raduno di motociclisti, che si svolge ogni anno a settembre, ndr), prima di fare tappa all'Ace Cafe di Londra e al Brighton Burnout. Dopo aver attraversato la Francia ci siamo diretti verso sud attraverso la Foresta Nera e la Svizzera, prima di fermarci a Mandello del Lario per il Centenario della Moto Guzzi (…).
Scendendo sulla costa fino a Genova, ci siamo uniti a una grande manifestazione motociclistica (…). Poi abbiamo seguito la costa italiana verso sud, da Portofino a Roma, poi a Pompei, dove camminavano con i nostri stivali da motociclisti (…) tra le strade acciottolate.
Non abbiamo avuto problemi con le restrizioni Covid da quando abbiamo lasciato il Regno Unito, ma abbiamo deciso di non andare in Albania, quando abbiamo scoperto che a causa del virus i Greci permettevano solo a 140 persone al giorno di attraversare il confine (...). Quindi abbiamo optato per un traghetto notturno da Bari alla Grecia, e il giorno successivo abbiamo fatto una crociera ad Atene, da dove un “me” molto più giovane ma altrettanto stupido era partito per Israele 42 anni fa.
Le due Guzzi si sono comportate bene, con un po' di competizione tra la mia 44 enne Le Mans e il giovane pretendente di Liam la V85 TT. Abbiamo lasciato le moto in un negozio Moto Guzzi, e siamo volati a casa per rifornire i nostri portafogli e rilassare il cervello per un paio di mesi prima di ripartire a novembre.
All'inizio della tappa successiva, abbiamo spedito le moto in Israele e abbiamo trascorso alcuni giorni per conoscere i luoghi prima di raggiungere il posto di frontiera con la Giordania a Eilat. Poi il disastro: le guardie israeliane ci hanno avvertito che i giordani potrebbero non permetterci di entrare nel loro Paese e che non saremmo neanche potuti tornare indietro perché Israele rilascia i visti solo all'aeroporto. Potremmo rimanere bloccati nella terra di nessuno per sempre! Tom Hanks, eat your heart out! (citando il film “The Terminal”, ndr).
Gli israeliani hanno verificato con i giordani e hanno inviato loro le foto delle nostre moto, ma i giordani hanno detto no (negando l’ingresso nel Paese, ndr). Saremmo costretti a portare la barca fuori Israele, proprio come ho fatto io 42 anni fa. L'Egitto ha avuto numeri di Covid molto negativi. Allora abbiamo pensato che potevamo uscire dalla parte della Siria... ma non ero coraggioso come lo ero quando sono arrivato lì da ventenne.
Quella sera al bar io e Liam abbiamo affrontato la discussione. Io volevo lasciare le moto con mio cugino sulle alture del Golan, fino a quando non avessimo ricevuto le carte necessarie per proseguire, Liam voleva riportarle in Grecia; ma ho ceduto io il giorno successivo, e siamo tornati ad Atene via nave.
Poi è apparso il nuovo ceppo Covid in Sud Africa e in Israele, che ha immediatamente interrotto i voli. Le nostre peggiori paure diventano realtà. Liam è saltato sulla sua V85 TT per tornare nel Regno Unito, mentre io ho parcheggiato la mia Le Mans presso alcuni amici dell’Hellenic Moto Guzzi club. Torneremmo a guidare un altro giorno.
Gli amici Guzzisti dell’Hellenic Moto Guzzi Club, Grecia. Fonte immagini:
facebook.com/motoguzziclubgr/photos
La prossima tappa della nostra epica avventura (combattendo le restrizioni per il Covid) con meta l’Australia sarà attraverso la Turchia e l'Iran, fino a Dubai, ma con il virus Omicron in pieno svolgimento, tutto è sospeso. Ma si spera, guerra e pestilenza permettendo, di tornare in strada a marzo.
Dai un'occhiata al mio ultimo tentativo di andare in Australia nel 1979, Going the Wrong Way su Amazon e su: www.chrisdonaldson.world
Immagini di Chris Donaldson. Altre foto e video sulla sua pagina facebook:
www.facebook.com/goingthewrongway.book
