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DURANTE LA 78° MOSTRA DEL CINEMA

VENEZIA: IL REGISTA AUSTRIACO HERMANN WEISKOPF E LA SUA VESPA IN LAGUNA

È GIUNTO ALL’HOTEL EXCELSIOR – DOVE È STATO PRESENTATO IL SUO DOCUFILM “RIDE BACK TO FREEDOM – 2 RUOTE ALLA RICERCA DELLA LIBERTA’ PERDUTA” – NAVIGANDO SUL CANAL GRANDE, IN COMPAGNIA DEL SUO SCOOTER, CO-PROTAGONISTA DEL VIAGGIO DA INNSBRUCK A LAMPEDUSA, ATTRAVERSANDO L’ITALIA DOPO IL LOCKDOWN DEL 2020. QUI VIDEO E INTERVISTE.

HERMANN WEISKOPF & VESPA A VENEZIA – OFFICIAL VIDEO.

Estratto dal video originale; per gentile concessione (tra gli autori delle riprese: Andrea Cornacchia).

Settembre 2021 – Arrivo “ad effetto” a Venezia del regista austriaco Hermann Weiskopf, navigando sul Canal Grande con la sua amata Vespa GT. Attracco alla banchina dell’Hotel Excelsior (tra gli applausi) dove, sabato 4 settembre 2021, nello Spazio Regione Veneto, è stato presentato il suo nuovo docufilm - “Ride back to Freedom – 2 ruote alla ricerca della libertà perduta in tempo di coronavirus”, in occasione della 78° Mostra internazionale d’arte cinematografica (Lido di Venezia, dall’1 al 9 settembre 2021).

L’EVENTO. Sabato 4 settembre 2021, nello spazio della Regione Veneto all’Hotel Excelsior, durante la 78.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematrografica di Venezia, il registra austriaco Hermann Weiskopf ha presentato il suo nuovo docufilm che ha filmato subito dopo il lockdown per il Coronavirus, nel 2020: “Ride back to Freedom” (direttore della fotografia e cameraman Bernhard Freinademetz). Ha atteso pazientemente che riaprissero le frontiere tra il suo Paese e l’Italia e, allo scoccare della mezzanotte del 15 giugno 2020, è stato il primo a varcare il Brennero, a bordo di un simbolo del made in Italy, una Vespa bordeaux. Dal primo caffè gustato in provincia di Bolzano alle riflessioni davanti la porta d’Europa a Lampedusa, il regista di Innsbruck ha raccolto i timori e le speranze di chi è rimasto confinato e non sa che futuro lo aspetta. Una buona parte del lavoro del regista è dedicata al Veneto: dai tramonti sul lago di Garda al “Nessun dorma” cantato dal tenore Cristian Ricci a Verona, dalle mura di Montagnana ai primi turisti di Venezia.

HERMANN WEISKOPF - EVENTO A VENEZIA – OFFICIAL VIDEO.

Estratto dal video originale; per gentile concessione (tra gli autori delle riprese: Andrea Cornacchia).

Tra i protagonisti anche i poliziotti della Sezione Polizia stradale di Verona, che hanno accompagnato il regista nella tappa scaligera, raccontando il concetto di libertà dal punto di vista della Polizia di Stato. Per la presentazione del lungometraggio Hermann Weiskopf ha scelto di raggiungere il Lido e l’Excelsior in modo originale, rispettando il tema di tutto il film “Ride back to Freedom”: così ha percorso il Canal Grande con la sua Vespa, adeguatamente fissata su una barca.

La presentazione all’Hotel Excelsior si è completata con la tavola rotonda su: “Il cinema come strumento di promozione territoriale”, alla quale hanno partecipato, oltre al regista Hermann Weiskopf, Vincenzo Maria Recchiuti, Vicequestore aggiunto della Polizia di Stato, Responsabile della comunicazione online della Polizia di Stato/Ufficio Relazioni Esterne del Dipartimento di Pubblica Sicurezza;

Il tweet della Polizia di Stato; articolo:
www.poliziadistato.it/articolo/156131d39c9803f105112934

Fabrizio Magani, Sovrintendente archeologia belle arti e paesaggio per l'area metropolitana di Venezia e le provincie di Belluno, Padova e Treviso; Loredana Borghesan, Sindaco di Montagnana e presidente associazione Città Murate; Roberto Bessi, Produttore Cinematografici del Lazio e docente alla Scuola Nazionale del Cinema di Roma (nonché produttore del film “Ride back to Freedom”, insieme al produttore austriaco Norbert Blecha).

(Fonte: comunicato stampa PROMO E20, Loris Danielli).

RIDE BACK TO FREEDOM - OFFICIAL TRAILER – AVGFILMPRODUKTION.

FONTE E INFO RIDE BACK TO FREEDOM: www.ridebacktofreedom.com

LE INTERVISTE: AL REGISTA HERMANN WEISKOPF.

Sei arrivato al Festival del Cinema di Venezia in un modo originale e spettacolare…
“Qui al Film Festival di Venezia, dove possiamo presentare il nostro film per la prima volta, nell’ambito degli eventi in programma, sono arrivato con una Vespa: ma non con una Vespa qualsiasi, è proprio quella che ho usato nel film ‘Ride back to Freedom’.  Che vi devo dire se non che è la realizzazione del sogno di una vita”.
Che emozione è stata girare per il Canal Grande davanti ai monumenti più noti di Venezia, con la gente ti salutava, fotografava…
“Abbiamo caricato la Vespa su una piccola barca da trasporti. Attraverso il Canal Grande l'abbiamo trasportata fino a qui alla Laguna, sede del Festival. Sono momenti difficili da descrivere… mi guarderò io stesso queste immagini e mi chiederò se sia vero quello che è successo… ma sembra che lo sia e ne siamo molto grati…”.

Verona 2020. A sx, il regista Hermann Weiskopf e la sua Vespa; a dx, foto di backstage: il tenore Christian Ricci in piazza dei Signori.
Fonte immagini: www.facebook.com/PromoE20
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Quale è stata l’accoglienza al tuo docufilm da parte di quanti hanno finora potuto vederlo? 
“Finora il film è stato visto solo dagli addetti ai lavori e da alcune persone selezionate per una sorta di test screening. Le reazioni sono a dire poco entusiasmanti: sarà per il tema Coronavirus e libertà, che è di attualità e allo stesso tempo ha una valenza storica, visto il momento in cui è stato girato… sarà per il fatto che le persone che si raccontano sono estremamente sincere e spontanee e in più ci metti me, la Vespa, delle musiche stupende e una fotografia di prim’ordine ed ecco che in molti dicono: Hermann questo film avrà un grande successo ed è il migliore che hai fatto fino ad ora. Giudizi che naturalmente mi fanno molto piacere e ben sperare”.
A quali altri pubblici stai pensando per far conoscere ad una platea sempre più ampia il tuo docufilm?
“Vogliamo raggiungere un pubblico molto internazionale e visto il tema del docufilm lo ritengo più che possibile. Per quanto riguarda il cosiddetto ‘sfruttamento’ scegliamo una diffusione del film classica il che vuol dire: prima Film Festival Internazionali… poi dei tour nei cinema accompagnati da me come regista e non solo, per poi passare a TV e streaming”.
Sei consapevole che il tuo lavoro rappresenti una sorta di ‘pietra miliare’ che segna per sempre un momento storico dell’Italia?
“Quando, il 15 Giungo 2020, alla prima riapertura del confine tra l’Austria e l’Italia, a mezzanotte in punto, insieme al cameraman Bernhard Freinademetz, ero l’unico ad attraversare il passo del Brennero ho cominciato a capire che quello che stavamo facendo era irripetibile… il resto lo racconterà la storia stessa. Ma diciamo anche che questa consapevolezza cresce ogni giorno vedendo il potenziale che il film sta sviluppando velocemente. Non importa a chi racconto di ‘Ride back to Freedom’: sono tutti entusiasti e vogliono verde il film… nel frattempo faccio vedere il trailer che non fa che accrescere la loro curiosità e impazienza di vederlo”.

Luglio 2021 Italian Pavillion, Festival di Cannes 2021 – Hermann & Co. alla Croisette per la promozione del film.

L’anno scorso, come hanno accolto - la tua famiglia, il tuo entourage professionale e gli amici - la tua idea di varcare il confine e attraversare l’Italia in Vespa?
“Mia moglie mi sostiene sempre nella mia attività filmica da quando ci siamo conosciuti circa 30 anni fa, e a lei l’idea di ‘Ride back to Freedom’ è subito piaciuta tantissimo. Chiaramente avevo anche dei grandi dubbi sulla fattibilità di un film, se si vuole audace, in un momento in cui il mondo era ancora come paralizzato dalle immagini shock della tragedia di Covid 19. Basta pensare a Bergamo, ai tanti morti e ai malati nei reparti intensivi, le strade completamente deserte. Si lo ammetto: ho avuto momenti di grande paura soprattutto prima della partenza, ma poi per fortuna tutto è andato bene. Devo ringraziare Loris Danielli che mi ha sostenuto fin dall’inizio e tutte quelle meravigliose persone che ho potuto intervistare tra nord e sud d’Italia, dal Brennero fino a Lampedusa. Il film in fondo é loro e ha uno spessore di grande umanità. Per il resto è normale che molti ci credono solo quando lo vedono…”.

Foto dal set, con il supporto della Polizia di Stato. Fonte immagini: www.facebook.com/PromoE20.

Sei un Vespista… ma se non lo fossi stato, ti sarebbe venuta in mente l’idea di questo docufilm?
“Vado in moto da quando avevo 16 anni, ma fu solo al mio cinquantesimo compleanno che mi sono regalato una Vespa 250 che poi, poco prima della pandemia e il conseguente docufilm, è diventata una 300 Touring ultimo modello. Difficile dirlo ma credo che l’idea per questo docufilm sarebbe nata comunque… ma visto che il tema trainante del film è la ricerca della libertà perduta, nessuno altro mezzo di trasporto avrebbe potuto interpretare meglio questo leitmotiv”.
Commento finale sull’esperienza di Venezia
“Gli esseri umani vivono anche di sogni ed io non faccio eccezione. E quando un grande sogno diventa realtà si è super contenti e naturalmente grati. Ecco…di ‘Ride back to Freedom’ al Film Festival di Venezia porto ricordi indimenticabili di un sogno diventato realtà, e scusate se è poco!”.

LE INTERVISTE: AL PR LORIS DANIELLI.

Per un professionista ed esperto nella promozione culturale e dei territori come te, com’è ‘supportare’ il docufilm di Hermann
“Per noi è un'esperienza indimenticabile. Abbiamo visto nascere l'idea dal divano di casa quando io ed Hermann ci scambiavamo le nostre idee, ed arrivare a Venezia a presentare un docufilm, che rimarrà nella storia e che racconta l'Italia che riparte, è stata una grande emozione che ci porteremo nel cuore”.
Quali altre idee/iniziative state programmando per il 2021? In Italia e all’estero…
“Il film parteciperà ad altri concorsi cinematografici importanti e, successivamente, nel 2022 stiamo pensando ad un tour di presentazioni in giro per l'Italia ed anche in Austria, con la proiezione del film ed un dibattito con i protagonisti”.

In Veneto: al centro, il regista Hermann Weiskopf, con la sua Vespa GT, durante le riprese del film; alla sua sinistra (in camicia bianca), l’amico e pr Loris Danielli. Fonte immagine: www.facebook.com/PromoE20.

Al grande pubblico, cui abbiamo ormai stimolato la curiosità, e che si chiede: “E’ possibile che il film sia trasmesso in streaming sulle piattaforme digitali più diffuse?”, voi che cosa rispondete?
“Tutte le strade sono percorribili, dipenderà dall'evoluzione dei concorsi cinematografici e dalle relazioni che stiamo instaurando con distributori e sponsor. Sicuramente il film a Venezia ha fatto un'ottima impressione nei pochi minuti trasmessi e contiamo di avere un giusto riconoscimento per tutto il lavoro fin qui prodotto”.
Commento finale sull’esperienza di Venezia…
“Aver respirato la grande emozione del Festival Cinematografico più importante al mondo ha prodotto in tutti noi un grande soddisfazione per due motivi: Primo perché, pur essendo Hermann Weiskopf austriaco ma italiano ‘d'adozione’, il film racconta l'Italia intera, fatta di mille facce, altrettanti dialetti ma uniti tutti da un grande amore per la propria nazione; Secondo perché un lavoro nato in amicizia, quasi per gioco, si è rivelato alla fine un compendio del nostro modo di essere italiani, nel bene e nel male, suscitando agli spettatori quell'alternarsi di simpatia e commozione tipicamente italiana, che dopo il periodo buio del Covid lascia spazio ad una grande speranza di ripresa, come sta avvenendo per il mondo sportivo italiano quest'estate.
Ecco, Ride back to Freedom in fondo in fondo vuole ripercorrere le gesta dell'Italia di Mancini, lottando fino all'ultimo rigore, ma con la vittoria più bella, la nostra amata Italia, dal Brennero a Lampedusa, che riprende il suo cammino, bruscamente interrotto durante il lockdown, alla ricerca della libertà perduta”.

HERMANN & CO. AL MUSEO PIAGGIO.

Il regista è stato di recente ospite al Museo Piaggio di Pontedera (Pisa), in due occasioni: a giugno, insieme con Loris Danielli (foto sopra, accolti dal Presidente della Fondazione Piaggio Riccardo Costagliola e da Marco Manzoli/Vespa World Club), e a luglio con il produttore Roberto Bessi (qui insieme nell’area esposizione veicoli/Piaggio Group/Stabilimento di Pontedera).

INFO RIDE BACK TO FREEDOM www.ridebacktofreedom.com

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wide.piaggiogroup.com/articles/travels/ride-back-to-freedom