CRONACHE, IMMAGINI E RICORDI NEL LIBRO DI GIANFRANCO ANDREATTA: UNA PREZIOSA TESTIMONIANZA STORICA DEL VESPISMO FEMMINILE DELL’EPOCA, E NON SOLO
Maggio 2024(G.T.) – 70 anni fa, il 30 maggio del 1954, da piazza Duomo a Milano, alle 7 del mattino partiva il corteo di Vespiste partecipanti al “3° Audax Vespistico Internazionale femminile”, di 260 km. Una competizione-evento imperdibile, con partenza e arrivo nella capitale lombarda, celebrata con parate nelle strade, seguita da gran pubblico, e che riempiva le cronache di giornali e riviste, nazionali ed estere. Al nastro di partenza, al ponte di viale Zara, erano in 106, tra italiane (la stragrande maggioranza), francesi, svizzere e belghe, in rappresentanza di numerosi Vespa Clubs europei.
Dal libro di Gianfranco Andreatta “Tre ragazze in Vespa – Le Pordenonesi all’Audax”.
Tra loro c’erano tre giovani donne di Pordenone: Nellida Battiston (numero di gara 168), Bianca Moro (n. 166) e Luciana Pivetta (n. 164). L’allora presidente del Vespa Club d’Italia e d’Europa, Renato Tassinari, abbassò la bandierina dello start alle 8,30. Lo sciame di Vespiste – tutte in sella alle “faro basso” dell’epoca, con casco e occhiali da pilota – affrontava con determinazione e perizia il percorso perfettamente organizzato, tra controlli orari (a Luino e Verbania) e “a timbro” (a Lecco, Varese, Novara). Fotografi e “cineoperatori” riprendevano ogni fase della competizione.
Dal libro di Gianfranco Andreatta “Tre ragazze in Vespa – Le Pordenonesi all’Audax”.
Alla premiazione c’era Corradino d’Ascanio, il geniale ingegnere che inventò la Vespa (deposito del brevetto: 23 aprile 1946), il veicolo che rivoluzionò la mobilità e che presto divenne icona mondiale, grazie anche al successo del film “Vacanze Romane” (1953) e che la vide co-protagonista con Audrey Hepburn (che vinse l’Oscar) e Gregory Peck.
Dal libro di Gianfranco Andreatta “Tre ragazze in Vespa – Le Pordenonesi all’Audax”. Brevetti e coppa alle bravissime Vespiste per aver terminato il percorso senza penalità.
Dal libro di Gianfranco Andreatta “Tre ragazze in Vespa – Le Pordenonesi all’Audax”. Organizzatori e fotografi, concorrenti e Vespa sul traghetto per Laveno.
Il libro di Gianfranco Andreatta: una testimonianza preziosa. Questo e molto altro è narrato nel prezioso volume di Gianfranco Andreatta, con ricco corredo iconografico dell’epoca, intitolato “Tre ragazze in Vespa – Le Pordenonesi all’Audax”, pubblicato in proprio dall’autore nel 2016, con il patrocinio del Comune di Pordenone, Comune di Fontanafredda e il sostegno del Vespa Club Porcia. Il volume, con presentazione di Roberto Leardi, Presidente del Vespa Club d’Italia, costituisce una testimonianza storica importante, che si snoda in dieci capitoli: “Vespa e Vespismo Femminile”, “Punto vendita Vespa a Pordenone”, “Le Pordenonesi in Vespa”, “1952. Nasce il Vespa Club”, “1954: 3° Audax Vespistico Internazionale Femminile di Milano”, “Bianca Moro”, “Nellida Battiston”, “Luciana Pivetta”, “Manifestazioni Vespistiche a Pordenone”, “Dopo 62 anni si ritrovano in Vespa”.
Dal libro di Gianfranco Andreatta “Tre ragazze in Vespa – Le Pordenonesi all’Audax”.
Quest’ultimo capitolo è dedicato alla “reunion” a Pordenone, il 14 maggio del 2016, delle tre Vespiste, Nellida, Bianca e Luciana, organizzato con cura per rendere omaggio alla loro impresa da vere pioniere, compreso il recupero per l’occasione di tre Vespa “faro basso” degli anni Cinquanta, che Andreatta carica sull’Ape MP600, con l’aiuto della moglie Gabriella con la quale da sempre condivide passione e attività vespistiche. Meravigliose le immagini delle tre pilote (ultraottantenni ricche di grinta), 62 anni dopo quell’Audax internazionale, in sella alle Vespa vintage con indosso la replica dei pettorali con i numeri di gara delle pilote.
Dal libro di Gianfranco Andreatta “Tre ragazze in Vespa – Le Pordenonesi all’Audax”.
Le loro storie s’incastonano nella storia del Vespismo femminile in particolare e di quello internazionale in generale: merito all’autore Andreatta per aver raccolto con cura e pazienza certosina, tra cronache, ricordi, documenti e testimonianze delle protagoniste, tratteggiando anche un affresco socio-culturale dell’epoca.
Dal libro di Gianfranco Andreatta “Tre ragazze in Vespa – Le Pordenonesi all’Audax”.
Donne in Vespa: binomio vincente. Nella presentazione del libro di Andreatta, Roberto Leardi, Presidente del Vespa Club d’Italia (fondato nel 1949) annota: “E’ certo che il binomio donna e Vespa fin dall’inizio è stato vincente. A fine marzo 1946 – Vespa era appena “nata” (ndr) – al Circolo Golf sull’Appia a Roma vi fu la presentazione dell’inedito veicolo, alla presenza del comandante delle truppe americane di stanza nella capitale… nell’occasione fu invitata una giovane signorina a provare la Vespa a dimostrazione della facilità di guida…”. Come indicato da Enrico Piaggio e realizzato dal progettista D’Ascanio, “la posizione di guida seduta e la struttura portante aperta, oltre all’altezza da terra, ben si adattavano all’uso dell’utenza femminile… il mezzo, accessibile a tutti per funzionalità e semplicità, avrebbe rivoluzionato la mobilità individuale…”. Un cambiamento epocale, che ha attraversato decenni, nazioni e continenti.
Dal libro di Gianfranco Andreatta “Tre ragazze in Vespa – Le Pordenonesi all’Audax”.
Veicolo per l’emancipazione femminile. È indubbio che la Vespa, sin dal suo esordio, sia stato un potente mezzo di emancipazione femminile dell’epoca. Scrive ancora Leardi: “Nel suo libro Andreatta, collezionista e cultore del Vespismo storico, ben individua il messaggio che le donne potevano viaggiare in libertà in Vespa (mezzo di trasporto per andare al lavoro, e di svago per gite alla scoperta di luoghi e persone, anche con i Vespa Clubs in rapida crescita) ed anche competere, con pari possibilità rispetto agli uomini… partecipando alle manifestazioni quali gli Audax e le gare di Regolarità (formula agonistica ‘1.000 km’, e altre manifestazioni sportive di quegli anni)”. Basta leggere le testimonianze di Nellina, Bianca e Luciana per immergersi nella “storia”: con la loro volontà, grinta e determinazione ben rappresentano esempi di emancipazione. E coraggio, per affrontare la sfida dell’Audax, dalla provincia friulana alla “grande” Milano, tra lingue e luoghi “stranieri”.
L’EMOZIONE DI LUCIANA, 70 ANNI DOPO:
Le tre giovani (tra i 17 e i 21 anni) erano state invitate a partecipare all’Audax da un’altra grande donna Ernestina Silvestri, titolare della “stazione di vendita, servizio, ricambi e accessori” ufficiale Piaggio di Pordenone (sin dal 1951), un fondamentale luogo di riferimento. Annota Andreatta: “Ritengo importante far conoscere che tutto il movimento Vespistico Pordenonese, anche femminile, avesse origine dalla nascita della concessionaria Piaggio a Pordenone”.
Copertine dei libri di Gianfranco Andreatta.
L’autore: Gianfranco Andreatta. È appassionato di Vespa da 60 anni (oggi ne ha 78) e storico del Vespismo locale. 10 anni fa, nel 2014 ha pubblicato in proprio un volume, in gran parte fotografico, che è una ricca e preziosa testimonianza storica di fatti e persone legate al mondo Vespa. S’intitola “La Vespa a Pordenone – Nel cuore dei Pordenonesi” (con il patrocinio di: Provincia di Pordenone, Comune di Pordenone; Confcommercio-Ascom Pordenone e il supporto del Vespa Club Porcia). Due anni dopo ha pubblicato “Tre ragazze in Vespa – Le Pordenonesi all’Audax”, protagoniste di questo articolo. Andreatta, nato a Pordenone nel 1946 (nello stesso anno di Vespa), ha lavorato nelle Officine Savio come impiegato tecnico nel reparto Progettazione. È stato presidente del Vespa Club Pordenone (di cui è socio), colleziona e restaura personalmente Vespa d’epoca (anni dal 1947 al 1956, soprattutto). Racconta: “La prima Vespa a Pordenone è arrivata nel 1947 acquistata da un medico. Già due anni dopo erano molte di più: nel 1949 i Vespisti friulani organizzarono una gita in Austria, con ritrovo a Udine; nel 1952 si costituì il Vespa Club Pordenone…”, e via narrando tanti altri eventi del vitale associazionismo pordenonese e dello sviluppo dei concessionari Piaggio nel territorio, con le foto di Miss Italia del 1952, Eloisa Cianni - la prima a conquistare anche il titolo di Miss Europa nel 1953 (e l’autore annota che lavorò con il regista americano William Wyler nel mitico “Vacanze Romane”) - in posa in sella a Vespa nel concessionario di Ernestina Silvestri a Pordenone; e ancora, competizioni sportive, mostre, eventi, lungo oltre sessant’anni. Un paziente, meticoloso e importante lavoro di ricerca per il “cacciatore di ricordi” Gianfranco che, dice, ho voluto raccogliere in questi libri, da trasmettere quali esempi e insegnamenti per i giovani. Ecco che i suoi due rari volumi, a tiratura limitata, intende donarli, affinché siano consultabili, proprio all’Archivio Storico della Fondazione Piaggio di Pontedera, città natale di Vespa.
Immagine dallo slideshow su supporto digitale tratto dal libro di Gianfranco Andreatta, “Tre ragazze in Vespa – Le Pordenonesi all’Audax”.