logo piaggio wide
CORPORATE

WIDE REWIND
BY 06/15

ANNIVERSARY

GRUPPO PIAGGIO:
130 ANNI DI IMPRESA

UN’AZIENDA CHE HA FATTO LA STORIA DELL’INDUSTRIA ITALIANA E MONDIALE. IMPEGNO CONTINUO NELLA RICERCA E NELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA. ROBERTO COLANINNO: “ABBIAMO LA FORZA DI UN PATRIMONIO DI GRANDI BRAND, CAPACI DI SODDISFARE TUTTI I SEGMENTI DI MERCATO E DI APRIRE LA STRADA ANCHE A NUOVE CATEGORIE, FORME ED AREE DI MOBILITA’”

Il 2015 segna il 130° anno di vita del Gruppo Piaggio, fondato alla fine di dicembre del 1884. E già altre due grandi ricorrenze incalzano: nel 2016, infatti, si celebreranno 70 anni di Vespa (brevettata il 23 aprile 1946 e subito dopo entrata in produzione) e 95 anni di Moto Guzzi, fondata nel 1921 nel mitico stabilimento di Mandello del Lario dove il “Marchio dell'Aquila” tuttora ha sede e linee produttive.
“Oggi il Gruppo Piaggio è la casa di marchi straordinari, ciascuno dei quali rappresentativo di un diverso modo di perseguire i massimi livelli di qualità e tecnologia” dichiara Roberto Colaninno, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo. “Abbiamo la forza di un patrimonio di grandi brand, capaci di soddisfare tutti i segmenti del mercato e di aprire la strada anche a nuove categorie, forme ed aree di mobilità. E lanciando il programma Piaggio Fast Forward – nel 130° anno di vita del Gruppo – ci siamo dati la missione di pensare al futuro, di progettare e realizzare soluzioni non solo di alto livello stilistico, ma anche tecnologicamente avanzatissime, finalizzate a migliorare sia il modo in cui le persone si muoveranno in futuro, sia la loro qualità della vita".

PFF, da sinistra: Roberto Colaninno, Sasha Hoffman, Jeffrey Schnapp, Nicholas Negroponte, Beth Altringer, Gregg Lynn, Doug Brent, Jeff Linnell

La ricchezza dei marchi che il Gruppo Piaggio ha in portafoglio, ciascuno dei quali vanta una propria missione, un grande heritage e peculiarità stilistiche e tecniche, è racchiusa nella amplissima area espositiva che il Gruppo ha allestito per EICMA 2015, cui Wide dedica in questo numero ampi servizi. Ai marchi due ruote, si affiancano quelli dei veicoli commerciali firmati Piaggio, con gamme veicoli a tre e quattro ruote.

LE ORIGINI: NAVI, TRENI, AEREI, MOTORI “STELLARI”. La Piaggio nasce a Sestri Ponente, nell’area industriale di Genova, alla fine del 1884, fondata da Rinaldo Piaggio (figlio di Enrico, titolare di un moderno impianto meccanizzato di lavorazione legname); gli ebanisti della Piaggio firmano l’arredo delle più belle navi italiane e straniere di fine secolo. Le attività si espandono nel settore allora più innovativo, quelle delle costruzioni ferroviarie, con grandi prospettive di crescita. Poi si apre la nuova frontiera: l’aeronautica. Gli addetti Piaggio si cimentano nella costruzione di ali e carlinghe per i nuovi aerei, a partire dal 1917. Alla ricerca di nuovi spazi, Rinaldo rileva un’azienda pisana, iniziando l’insediamento di Piaggio in Toscana. La fine della Prima Guerra mondiale segna pesantemente lo sviluppo economico, e gli anni di riconversione dall’economia bellica all’economia di pace appaiono in tutta la loro drammaticità. La Piaggio però non sembra particolarmente colpita, o almeno lo è in misura molto inferiore rispetto ad altre imprese del settore meccanico. La diversificazione della produzione nei differenti settori della mobilità mette Piaggio al riparo dalle pesanti crisi postbelliche. Nel settore ferroviario vengono rapidamente raggiunti nuovi traguardi significativi: si susseguono commesse importanti dal mercato interno e da quello estero, compreso il “treno reale” costruito nei primi anni ’20 e compresa la costruzione di elettromotrici “avveniristiche” per design e per speciali saldature dell’acciaio, frutto della ricerca e del brevetto di Piaggio. Segue la produzione del monoplano da caccia P2 (Piaggio 2), aereo che inizia una lunga fase di produzione in successive realizzazioni con punte di eccellenza, come per il P7 – Idroplano Piaggio da corsa – e per il quadrimotore P 108, l’ultimo grande aereo dei costruttori italiani ante seconda Guerra Mondiale.

UNA STORIA DI CREATIVITA’ E INNOVAZIONE. Rinaldo vede l’opportunità di costruire motori aeronautici e nel 1924 acquista a Pontedera lo stabilimento Costruzione meccaniche nazionali, piccola officina nata prima della Grande Guerra dalla sezione motoristica del locale Consorzio agrario. Pontedera rimane l’unità per la produzione di motori aeronautici, dove fra pochi anni giungeranno nuovi importanti ingegneri, tra i quali Corradino d’Ascanio (1891- 1981), il geniale inventore abruzzese, originario di Popoli, che appena entra negli stabilimenti Piaggio progetta (1934) l’elica a passo variabile in volo. Corradino d’Ascanio è conosciuto come l’inventore dell’elicottero, detenendo per alcuni anni il record di durata e di altezza in volo (1930), quando tale mezzo era ancora sconosciuto.
Dunque, la storia della Piaggio è storia di creatività, di oggetti tecnici scaturiti dalla genialità innovativa. Rinaldo Piaggio scompare nel 1938; la produzione supera il valore di 160 milioni di lire dell’epoca negli impianti dei quattro modernissimi insediamenti, in Liguria e in Toscana. I due figli maschi si dividono le competenze: Enrico ha la responsabilità degli stabilimenti toscani di Pisa e Pontedera, Armando quelli liguri di Sestri e Finale Ligure. Continua la fase espansiva ed arrivano i risultati di alto livello tecnologico, sia nella produzione motoristica che aeronautica: tra il 1937 ed il 1939 sono raggiunti 21 primati nei motori stellari Piaggio, tra i quali il primato in altezza (17.083 metri) conseguito dal motore a pistoni PXI montato su velivolo Caproni 161, pilotato da colonnello Mario Pezzi. Sono gli anni in cui Piaggio costruisce non solo treni, arredamento navale, motori aeronautici, aerei, ma anche autocarri, tramways, autobus, funicolari, serramenti in alluminio, raggiungendo spesso l’eccellenza, come nel caso dei primati conquistati o della costruzione del famoso aereo P108.

CORRADINO D’ASCANIO DISEGNA LA VESPA

RONZA UNA “VESPA” E SARA’…SUCCESSO MONDIALE. Dopo la seconda Guerra mondiale, Armando Piaggio riprende faticosamente negli impianti liguri le fila del settore aeronautico e il ripristino degli impianti per l’arredamento navale e ferroviario, mentre il fratello Enrico cerca un percorso imprenditoriale del tutto nuovo; accarezza il sogno di contribuire per far superare al Paese le difficoltà nei trasporti. Enrico Piaggio entra nel complesso gioco della ricostruzione dell’Italia con un’idea precisa, quella di costruire un mezzo di trasporto semplice, a basso costo, a basso consumo, adatto nella guida per tutti, donne comprese. A Biella, in Piemonte, dove erano sfollati gli impianti della Piaggio di Pontedera, tecnici e ingegneri avevano lavorato alla costruzione di un piccolo scooter: MP5, battezzato dagli operai stessi “Paperino”, per la sua insolita forma. Enrico Piaggio, in un viaggio a Biella accompagnato da Corradino d’Ascanio, vede il Paperino: è colpito per la dimensione e per la stessa idea di un piccolo veicolo di locomozione, ma non è convinto del risultato, per cui incarica d’Ascanio di riprogettare in poche settimane lo scooter o, meglio, di sviluppare l’idea di un veicolo agile che possa avere un ampio impiego. D’Ascanio è ingegnere aeronautico (anche professore alla Facoltà di Ingegneria all’Università di Pisa): affronta la costruzione dello scooter. Lui non ama la motocicletta: la vede scomoda, con limiti nell’uso a causa della difficoltà di cambiare una gomma, o per il fatto che sporca a causa della catena di trasmissione, per cui costruisce un mezzo del tutto diverso. In poche settimane progetta un veicolo con scocca portante, con motore di 98 cc, a presa diretta, con il cambio sul manubrio in modo da facilitarne la guida, senza forcella ma con un braccio di supporto laterale, tale da consentire agevolmente il cambio della ruota in caso di foratura; la carrozzeria protegge chi guida, la posizione è analoga allo stare seduti in poltrona, tant’è che nell’esporre la sua idea l’ingegnere prima disegna una persona comodamente seduta e quindi vi costruisce sotto il veicolo.

Ultimo fondamentale elemento che guida la filosofia del nuovo veicolo è la leggerezza dei materiali: di nuovo una derivazione aeronautica, dove per necessità i materiali devono essere resistenti e leggeri. Con tali innovazioni Corradino presenta, nel settembre del 1945, il suo prototipo, MP6, e, nei primi giorni di aprile del 1946, lo scooter definitivo, la leggendaria prima Vespa 98cc. Enrico Piaggio, alla vista del mezzo, rimane soddisfatto, perché sentendo il ronzio del motore e notando la parte molto ampia del sedile rispetto alla parte centrale e alla coda più strette esclamò “pare una vespa”, e Vespa fu! Il 24 aprile, alle ore 12, viene depositato negli uffici di Firenze il brevetto per una “motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica”, la Vespa. Enrico Piaggio, dimostrando audacia, ne mise subito in produzione 2.500.
La nascita della Vespa segna l’inizio di una nuova pagina nella storia dell’azienda Piaggio, completamente diversa rispetto ai primi 60 anni di vita, perché da allora a Pontedera si abbandonano i progetti e le produzioni aeronautiche, per imboccare con coraggio e decisione la via degli scooter.
La Vespa viene presentata a Roma, alla presenza del generale americano Stone in rappresentanza del governo militare alleato. L’avvenimento è ripreso dal cinegiornale statunitense Movieton: gli italiani avrebbero visto per la prima volta la Vespa nelle pagine interne di Motor (24 marzo ‘46) e nella copertina in bianco e nero de La Moto del 15 aprile 1946, toccando con mano l’avveniristico veicolo alla Fiera di Milano dello stesso anno. Stampa e ambienti specialistici già ne colgono gli elementi di innovazione e di genialità ingegneristica. Anche i mercati esteri guardano con interesse alla nascita dello scooter, che suscita curiosità e ammirazione nei commenti di pubblico e stampa. Il Times parla di “un prodotto interamente italiano come non se ne vedevano da secoli dopo la biga romana”. Nel 1947 si avvia la produzione di un nuovo prodotto: Ape – con data di nascita ufficiale di lancio 1948 – che è un furgone a tre ruote costruito con la stessa logica e la stessa filosofia che aveva ispirato Enrico Piaggio per Vespa, applicate alle esigenze di trasporto merci nell’Italia in ricostruzione. Anche Ape immediatamente entra nell’uso quotidiano, declinata in varie applicazioni per le esigenze più diverse, anche per trasporto persone con la versione Ape Calessino.

UN FENOMENO EVERGREEN: LIBERTA’ E GIOIA DI MUOVERSI. La storia della Vespa è una storia affascinante sotto molti profili: tecnico, di costume, dell’innovazione, dello stile; comprese le novità sul fronte della comunicazione che, nella prima promozione pubblicitaria, vede protagoniste del messaggio le donne. La straordinaria invenzione dello scooter firmato Piaggio si diffonde presto in tutto il mondo, conoscendo un successo commerciale ed una visibilità mai interrotti, donando libertà e gioia di muoversi a intere generazioni. Nel 1988 si raggiunge il traguardo della dieci milionesima Vespa prodotta. Le Vespa vendute nel mondo, dal 1946 ad oggi – in oltre 130 modelli differenti – superano i 18 milioni di unità, di cui 1.500.000 solo nell’ultimo decennio (2005-2015). E la storia continua…

IL GRUPPO PIAGGIO OGGI: MULTINAZIONALE, MULTICULTURALE.

Piaggio PFF Roberto Colaninno
Il Gruppo Piaggio è il più grande costruttore europeo di veicoli motorizzati a due ruote e uno dei principali player mondiali in questo settore. Il Gruppo è inoltre protagonista internazionale nel settore dei veicoli commerciali. Roberto Colaninno ricopre la carica di Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Piaggio, con Matteo Colaninno in qualità di Vice Presidente. Piaggio (PIA.MI) è quotata in Borsa Italiana dal 2006. Dal 2003 è controllato da Immsi S.p.A. (IMS.MI), holding industriale quotata in Borsa Italiana facente capo a Roberto Colaninno, che ne è Presidente. Amministratore Delegato e Direttore Generale di Immsi è Michele Colaninno.

LA GAMMA. La gamma di prodotti del Gruppo Piaggio comprende scooter, moto e ciclomotori nelle cilindrate da 50 a 1.400cc con i marchi Piaggio, Vespa, Aprilia, Moto Guzzi, Gilera, Derbi, Scarabeo. Il Gruppo opera inoltre nel trasporto leggero a tre e quattro ruote con le gamme di veicoli commerciali Ape, Porter e Quargo (Ape Truck). Nel 2014 il Gruppo Piaggio ha venduto complessivamente nel mondo 546.500 veicoli. Alcuni dei marchi detenuti dal Gruppo Piaggio sono in assoluto tra i più prestigiosi e ricchi di storia nel mondo del motociclismo: da Gilera (fondata nel 1909), a Moto Guzzi (fondata nel 1921), a Derbi (1922) fino ad Aprilia che in poco più di vent'anni si è imposta tra i marchi mondiali più vincenti tra i Costruttori partecipanti ai Campionati mondiali Velocità e Superbike. Di grande rilievo, in ambito sportivo, il palmarès del Gruppo Piaggio che assomma in sé straordinari marchi che hanno fatto la storia dello sport motociclistico a livello mondiale, quali Aprilia, Moto Guzzi, Gilera e Derbi. Questi marchi del Gruppo Piaggio concorrono a uno straordinario totale di 104 titoli mondiali, così divisi: Aprilia: 54 titoli mondiali; Derbi: 21 titoli mondiali; Moto Guzzi: 15 titoli mondiali; Gilera: 14 titoli mondiali.

DOVE SIAMO. Il Gruppo Piaggio ha sede a Pontedera (Pisa, Italia) e – sul piano della produzione – opera nel mondo con una serie di stabilimenti situati a: Pontedera, dove risiede il principale headquarter tecnico del Gruppo e vengono prodotti i veicoli a due ruote con i marchi Piaggio, Vespa e Gilera, i veicoli per trasporto leggero destinati al mercato europeo, e i motori per scooter e motociclette; Noale (Venezia) come centro tecnico per lo sviluppo delle motociclette di tutto il Gruppo e sede di Aprilia Racing; Scorzè (Venezia), stabilimento per la produzione di veicoli a due ruote con i marchi Aprilia e Scarabeo; Mandello del Lario (Lecco), per la produzione di veicoli e motori Moto Guzzi; Baramati (India, stato del Maharashtra), dedicato alla produzione di veicoli per trasporto leggero a 3 e 4 ruote destinati al mercato indiano e all'export, lo scooter Vespa destinato alla vendita sul mercato indiano, nonché motori Diesel e turbodiesel per i veicoli commerciali del Gruppo; Vinh Phuc (Vietnam) per la produzione degli scooter Vespa e Piaggio destinati al mercato locale e all’area Asia-Pacific. Il Gruppo Piaggio opera inoltre con una società in joint venture in Cina (Zongshen Piaggio Foshan Motorcycles, a Foshan, nella provincia del Guangdong), detenuta al 45% da Piaggio, e pertanto non consolidata nei risultati del Gruppo. Negli Usa, a Pasadena in California, opera il polo di ricerca e sviluppo Piaggio Group Advanced Design Center. Sempre negli Stati Uniti ha sede, a Cambridge, Massachusetts, Piaggio Fast Forward Inc. (PFF), società controllata da Piaggio, costituita nel giugno 2015 per svolgere attività di ricerca di soluzioni e tecnologie innovative nel settore della mobilità e dei trasporti.

INFO:
www.piaggiofastforward.com